Docenti: Marco Frascarolo (modulo A) e Pietro Palladino (modulo B)
Durata del corso: 4 ore
Data del corso: 11 novembre 2021
Sede del corso: Online
Programma
9:00-11:00 – Modulo A – Interventi di illuminazione per i beni culturali e le opere d’arte
11:00-11:15 – Pausa
11:15-13:15 – Modulo B – Illuminazione delle chiese
Modulo A – Interventi di illuminazione per i beni culturali e le opere d’arte
Docente: Marco Frascarolo
Durata del corso: 2 ore
Contenuti:
- Valorizzazione e conservazione dei Beni Culturali: attenta calibrazione di luce e ombra per la valorizzazione dello spazio architettonico attraverso un attento equilibrio delle luminanze, resa cromatica e spettro luminoso calibrato sui pigmenti caratterizzanti le opere. Individuazione dei profili di rischio per la conservazione
- Comfort visivo: Riduzione della visibilità degli apparecchi di illuminazione negli scenari di “visita”
- Risparmio energetico
- Ottimizzazione dei processi di manutenzione
- Flessibilità del sistema
Esempi di realizzazioni:
- Nuova luce per la Cappella Sistina
- Nuovo impianto di illuminazione della Basilica di Assisi: Superiore, Inferiore e Cripta
- Linee guida per l’illuminazione del Colosseo
Modulo B – Illuminazione delle chiese
Docente: Pietro Palladino
Durata del corso: 2 ore
Contenuti
Generalità
L’illuminazione delle chiese richiede un progetto articolato, che deve essere redatto da professionisti del settore. Questo aspetto è sottolineato anche nella Nota Pastorale emessa dalla Commissione Episcopale Italiana per la Liturgia (CEI): «L’adeguamento delle chiese secondo la riforma liturgica 31-‐V-‐1996 che, in riferimento al tema progettuale dell’illuminazione nel par. n. 59-‐b, cita: “Considerata la delicatezza del problema, è necessario che il progetto della illuminazione artificiale venga studiato da specialisti del settore insieme ad esperti in liturgia, facendo ricorso a opportune simulazioni e a verifiche sperimentali adeguatamente controllate”. […] “L’impianto artificiale sia studiato in modo da tenere conto delle esigenze connesse con la celebrazione liturgica, in secondo luogo delle esigenze di conservazione delle opere e delle necessità dei visitatori e dei turisti, evitando tuttavia l’eccessiva luminosità”.» Bisogna anche tener conto che spesso le chiese rappresentano un’importante testimonianza storica e architettonica delle differenti epoche e costituiscono un patrimonio artistico di gran pregio. Inoltre, questi edifici possono essere utilizzati anche per ospitare manifestazioni culturali temporanee, come concerti vocali e strumentali o rappresentazioni a carattere sacro e pastorale, che comportano grande afflusso di pubblico.
Il metodo
L’approccio al progetto illuminotecnico richiede: un’attenta analisi storico-‐artistica, oltre che simbolica, dei capolavori contenuti nell’edificio, al fine di evidenziare opportunamente con la luce i dettagli, le valenze estetiche e semantiche più significative delle opere; l’identificazione delle tecniche pittoriche di rappresentazione utilizzate per i dipinti, al fine di definire gli opportuni parametri illuminotecnici atti a garantire la valorizzazione e la corretta fruizione visiva delle opere nel rispetto delle loro specifiche esigenze di conservazione; un’indagine degli elementi architettonici che possono risultare idonei alla realizzazione di un impianto poco invasivo, oltre che accessibili per le linee di alimentazione elettrica; una concezione dell’impianto elettrico e illuminotecnico che non deturpi o danneggi fisicamente gli elementi architettonici; un’identificazione delle opere devozionali e iconografiche utili per le differenti liturgie o per il raccoglimento, al fine di definire ulteriori e possibili accensioni da attivarsi per le diverse celebrazioni o per i momenti in cui la chiesa ospita il singolo fedele in preghiera.
Argomenti trattati nel corso
- Definizione dei compiti visivi
- Scelta delle lampade e degli apparecchi d’illuminazione Parametri illuminotecnici significativi
- Tecniche d‘illuminazione
Presentazione Case History
- Duomo di Milano