Generalità
L’illuminazione delle chiese richiede un progetto articolato, che deve essere redatto da professionisti del settore. Questo aspetto è sottolineato anche nella Nota Pastorale emessa dalla Commissione Episcopale Italiana per la Liturgia (CEI): «L’adeguamento delle chiese secondo la riforma liturgica 31-‐V-‐1996 che, in riferimento al tema progettuale dell’illuminazione nel par. n. 59-‐b, cita: “Considerata la delicatezza del problema, è necessario che il progetto della illuminazione artificiale venga studiato da specialisti del settore insieme ad esperti in liturgia, facendo ricorso a opportune simulazioni e a verifiche sperimentali adeguatamente controllate”. […] “L’impianto artificiale sia studiato in modo da tenere conto delle esigenze connesse con la celebrazione liturgica, in secondo luogo delle esigenze di conservazione delle opere e delle necessità dei visitatori e dei turisti, evitando tuttavia l’eccessiva luminosità”.» Bisogna anche tener conto che spesso le chiese rappresentano un’importante testimonianza storica e architettonica delle differenti epoche e costituiscono un patrimonio artistico di gran pregio. Inoltre, questi edifici possono essere utilizzati anche per ospitare manifestazioni culturali temporanee, come concerti vocali e strumentali o rappresentazioni a carattere sacro e pastorale, che comportano grande afflusso di pubblico.
Il metodo
L’approccio al progetto illuminotecnico richiede: un’attenta analisi storico-‐artistica, oltre che simbolica, dei capolavori contenuti nell’edificio, al fine di evidenziare opportunamente con la luce i dettagli, le valenze estetiche e semantiche più significative delle opere; l’identificazione delle tecniche pittoriche di rappresentazione utilizzate per i dipinti, al fine di definire gli opportuni parametri illuminotecnici atti a garantire la valorizzazione e la corretta fruizione visiva delle opere nel rispetto delle loro specifiche esigenze di conservazione; un’indagine degli elementi architettonici che possono risultare idonei alla realizzazione di un impianto poco invasivo, oltre che accessibili per le linee di alimentazione elettrica; una concezione dell’impianto elettrico e illuminotecnico che non deturpi o danneggi fisicamente gli elementi architettonici; un’identificazione delle opere devozionali e iconografiche utili per le differenti liturgie o per il raccoglimento, al fine di definire ulteriori e possibili accensioni da attivarsi per le diverse celebrazioni o per i momenti in cui la chiesa ospita il singolo fedele in preghiera.
Argomenti trattati nel corso
- Definizione dei compiti visivi
- Scelta delle lampade e degli apparecchi d’illuminazione Parametri illuminotecnici significativi
- Tecniche d‘illuminazione
Presentazione Case History
- Duomo di Milano